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Portare l’esperienza di dieci anni alla guida del più grande Comitato provinciale del Coni, quello di Roma, all’intera regione Lazio, per affrontare le sfide del rinnovamento che un intero movimento sportivo ha richiesto e chiede ancora con forza, con la forza della partecipazione. A questa partecipazione, cari amici, intendo fare riferimento attraverso tre parole chiave del mio programma: condivisione, dialogo, progettazione. Tre momenti connessi tra loro e consequenziali che avranno come collante la conferma e il rilancio del ruolo centrale del Coni.

Ma come aggregare intorno a un’idea un intero movimento che ruota intorno allo sport e alla sua pratica? Attraverso pochi e chiari passaggi che coinvolgano tutte le realtà ad esso collegate: dalla Coni Servizi agli Enti locali attraverso la stipulazione di convenzioni ad hoc, la realizzazione di una sinergia propositiva e costruttiva, l’unione della teoria alla pratica nell’ambito delle linee guida che regolano il ruolo nella Scuola Regionale dello Sport, l’individuazione di momenti di raccordo con la Scuola e l’Università, anche attraverso la promozione del Liceo dello Sport.

Fare si, insomma, che lo sport riacquisti la dignità che gli spetta e che l’Europa gli ha conferito con leggi ed emanazioni che salvaguardano la persona e i suoi diritti fondamentali, come la libertà e la salute, e questo indipendentemente dalle condizioni sociali, dal genere, dall’età, e dalle loro abilità o disabilità.

 La funzione del Territorio nella realizzazione di un progetto di cosi ampio respiro è di primaria importanza ed esaltante per chi si trova a svolgerla, perché non solo può apprezzarne i risultati immediati, ma ne vive il coinvolgimento attraverso la “base”, quella formata dalle migliaia di Asoociazioni sportive e dai suoi iscritti. Una base che bisognerebbe tentare di far crescere anche attraverso una politica impiantistica  attenta e razionale, sensibile alle indicazioni che si cerca di fornire loro.

Tutto questo fa parte di quella “cultura sportiva” che in nuovo Coni tenterà di promuovere e di cui la Regione Lazio, con la sua Capitale alla guida, si farà promotrice attraverso una vocazione olimpica riconosciuta nel mondo, che abbiamo ereditato insieme al dovere di mantenerla viva.

E allora, se vogliamo vincere questa sfida dobbiamo fare squadra, e il tutto si può riassumere nella frase che campeggiava alla festa di Educamp 2012 ripresa da un proverbio Masai “se vuoi arrivare primo, corri da solo, ma se vuoi arrivare lontano, allora cammina insieme ai tuoi compagni”.